Beppe Anonimo (Anonimo)
(giovedì 4 agosto 2011)
Categoria: Altro
disuguaglianze
Questo non vuole essere una protesta o qualsivoglia aggettivo, ma una piccola constatazione di come alle volte si creano delle disuguaglianze o differenze senza neanche volerlo, anche tra padri e figli o fratelli e sorelle oppure anche fra amici.Molto tempo fa a seguito di un post, io commentai la mia indifferenza verso i miei genitori, voi anche se con parole molto gentili, in sostanza mi avete fatto capire che poi in fondo in fondo, un genitore è sempre un genitore e poi c'è sempre il richiamo del sangue, quindi in un certo senso bisogna anche essere elastici.
Poco tempo fa, Fiorella parlò di suo padre, io premetto che non so nulla oltre quello che ha detto in quel post, ma ho notato che voi cari amici avete avuto un comportamento di sostegno verso Fiorella a differenza di me, (almeno così ho capito io).
DOMANDA: se così fosse, è solidarietà femminile oppure una persona si forma la propria opinione a secondo di come gli viene presentata la stessa cosa?
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Assunta
(giovedì 4 agosto 2011)
2:30 del 04-08-2011
No mio caro Beppe, non è solidarietà femminile e non è neanche opinione diversa a seconda di chi pone il quesito, ma la cosa riguardo a Fiore, è molto più complessa e dolorosa ed io vorrei chiarirti questo punto, ma è una cosa talmente delicata, che non tocca a me dirla, sappi comunque che sì! Si parte dal presupposto che i genitori possono avere delle carenze e non imparare mai a fare i genitori, ma volerli per lo meno rispettare lo stesso, viceversa, ce ne sono altri (e quì entra in ballo il padre di Fiorella) che non sono degni di questo nome, se rifletti a fondo su questa cosa, sono sicura che ci arrivi da solo. Poi sarà lei se vuole dirti qualche cosa, te la dirà, io non posso farmi carico di cose famigliari altrui. Però ti assicuro che non è la stessa
cosa e non è solidarietà femminile.
No mio caro Beppe, non è solidarietà femminile e non è neanche opinione diversa a seconda di chi pone il quesito, ma la cosa riguardo a Fiore, è molto più complessa e dolorosa ed io vorrei chiarirti questo punto, ma è una cosa talmente delicata, che non tocca a me dirla, sappi comunque che sì! Si parte dal presupposto che i genitori possono avere delle carenze e non imparare mai a fare i genitori, ma volerli per lo meno rispettare lo stesso, viceversa, ce ne sono altri (e quì entra in ballo il padre di Fiorella) che non sono degni di questo nome, se rifletti a fondo su questa cosa, sono sicura che ci arrivi da solo. Poi sarà lei se vuole dirti qualche cosa, te la dirà, io non posso farmi carico di cose famigliari altrui. Però ti assicuro che non è la stessa
cosa e non è solidarietà femminile.
mafalda
(giovedì 4 agosto 2011)
Caro Beppe , mi dispiace se abbiamo dato l'impressione di usare due pesi e due misure .
La fragilità umana porta facilmente a sbagliare per questo io sostengo che non essendo nessuno esente da tale legge di natura , chi subisce deve dare una seconda e forse anche una terza opportunità .
Se invece quella tal persona continua nell'errore e nell'ingiustizia nonostante il nostro tendere la mano , allora diventa quasi doveroso allontanarsi perchè tale comportamento mina la nostra serenità.In ogni caso bisogna avere la lucidità di comprendere chi sbaglia .A volta chi resta abbarbicato alle proprie convinzioni può sbagliare "in buona fede " quando invece ci rendiamo conto che quella cattiveria è stata fatta con cognizione di causa , solo in questo caso , per evitare di cadere nella trappola dei rancori , delle ripicche , dell'odio profondo, è salutare mantenere un doveroso distacco . Ci guadagneremo in salute e intanto sarà il tempo a darci ragione .
La fragilità umana porta facilmente a sbagliare per questo io sostengo che non essendo nessuno esente da tale legge di natura , chi subisce deve dare una seconda e forse anche una terza opportunità .
Se invece quella tal persona continua nell'errore e nell'ingiustizia nonostante il nostro tendere la mano , allora diventa quasi doveroso allontanarsi perchè tale comportamento mina la nostra serenità.In ogni caso bisogna avere la lucidità di comprendere chi sbaglia .A volta chi resta abbarbicato alle proprie convinzioni può sbagliare "in buona fede " quando invece ci rendiamo conto che quella cattiveria è stata fatta con cognizione di causa , solo in questo caso , per evitare di cadere nella trappola dei rancori , delle ripicche , dell'odio profondo, è salutare mantenere un doveroso distacco . Ci guadagneremo in salute e intanto sarà il tempo a darci ragione .
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