Nik (Anonimo)
(martedì 24 marzo 2015)
Categoria: Altro
Tragedie
Nonostante le avanzate tecnologie, soprattutto nell'ambito aereo-spaziale, gli aerei continuano a cadere e a fare strage di povere vittime innocenti; innocenti per il solo fatto di prendere un mezzo di trasporto che è, o dovrebbe essere, comodo e sicuro. Ma non è cosi', purtroppo. Personalmente ho avuto modo di viaggiare in aereo piu' volte e sempre, cari amici, non sono mai stato tranquillo. L'ultima volta, da Atene a Roma,fu un trauma che ancora non ho rimosso. Ricordo, subito dopo il decollo, la voce del comandante che ci avvertiva del bel tempo, della temperatura e che tutto procedeva bene. Poi, dopo qualche minuto, un sobbalzo quasi come se l'aereo "arrancasse" nel suo procedere e nuovamente la voce, questa volta, metallica e fredda del pilota che annunciava il cambio di rotta e il ritorno in Grecia per un problema tecnico.. Nessuno ci disse piu' niente; solo il personale di bordo ordinarono l'uso delle cinture di sicurezza da riagganciare. L'aereo che vibrava tutto, inizio' la discesa verso Atene. Non mi prolungo nel descrivere la preoccupazione evidente nei volti di ciascuno di noi. Rammento solo la paura. Una paura che non ho mai piu' provato, per fortuna, in tutta la mia vita. Una paura indescrivibile e soprattutto impotente! Una paura che cesso' solo quando, con una certa difficolta', atterrammo tirando tutti un sospiro di sollievo enorme. Sapete, ora che scrivo questa mia esperienza, quella paura è ancora li', tremenda, come tirata da un cassetto antico e polveroso ma intatta in tutta la sua dimensione anche se legata a oltre venti anni fa. Qualcuno mi potrebbe dire che, secondo le statistiche, si muore piu' sulle nostre strade che in cielo ed in effetti è cosi ma... da quella lontana estate, in aereo non ci sono andato piu'.